giovedì 6 marzo 2014

Governo Renzi, privatizzazione le "Poste Italiane" passa per un solo voto di assenza di Forza Italia nonostante la netta opposizione di M5S



Nella seduta pomeridiana del 5 marzo in commissione ottava al Senato, per un solo voto è stata approvata la relazione sui criteri di privatizzazione di Poste Italiane con 10 voti favorevoli contro 9 contrari (assente un membro di Forza Italia, con il quale si sarebbe arrivati alla parità) e con la dura opposizione del Movimento 5 Stelle.
Su Enav la discussione ha prodotto un rinvio del voto sancito dall’imbarazzo del relatore all’estensione del parere favorevole.
Durante la discussione, i senatori del Partito Democratico Ranucci e Filippi hanno dovuto precisare i “rapporti di lealtà al Governo”, come se il Governo fosse una “fede” e non fosse l’esecutore della volontà del Parlamento.
Abbiamo richiesto al relatore del Governo chiarezza nell’affermare che gli 8 miliardi previsti dall’ incasso di queste due privatizzazioni non sono nulla rispetto ai 2100 miliardi di debito pubblico ed ai 50 miliardi all’anno per vent’anni del Fiscal Compact.
Dopo aver ascoltato le parole dell’ex Ministro Saccomanni, il sottosegretario all’economia Baretta ha confermato che Poste Italiane ed Enav verranno vendute per “ridurre” il debito pubblico, ma nel suo intervento ha pure confermato che il prossimo anno si dovrà iniziare a pagare il conto del Fiscal Compact e che le privatizzazioni in atto non basteranno….auspicando, pensate un pò, nuove privatizzazioni: questa volta delle società municipalizzate e di Ferrovie dello Stato! FONTE Blog Grillo

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